"Con l'arrivo di Panarelli abbiamo messo un punto e siamo ripartiti - ha dichiarato Leo Guaita a Trb Channel nel corso di "Un mercoledì da leoni" -. E direi che siamo ripartiti bene visto che abbiamo battuto il Gladiator, presentatosi allo "Iacovone" da secondo in classifica, e poi a Vallo della Lucania con una Gelbison che prima di domenica non aveva mai subito gol in casa”.

DA RAGNO A PANARELLI “Quello che è successo prima dell'avvento di Panarelli non dobbiamo dimenticarlo perché ci servirà per il futuro ed è giusto ammettere che se i risultati non sono arrivati è soprattutto per colpa nostra. Però, se esaminiamo le quattro sconfitte, solo a Bitonto abbiamo meritato di perdere, anche se fino al vantaggio di Biason in campo c'eravamo solo noi. Purtroppo non abbiamo saputo reagire e nella ripresa siamo statI surclassati. Con Brindisi, Sorrento e Foggia, invece, avremmo meritato di portare a casa almeno sette punti. Purtroppo la realtà è un'altra, chi vince ha sempre ragione, ma per nostra fortuna le altre non hanno preso il largo e ora siamo tutti lì con un campionato intero da disputare”.

SQUADRA AL 60% “Sono fiducioso perché la società ha allestito una rosa molto forte, a mio avviso una delle migliori di tutta la Serie D. Non siamo ancora al 100%, vi posso assicurare che questa squadra può dare molto di più. Ora che abbiamo vinto due partite non siamo diventati fenomeni, come non eravamo brocchi prima. Stiamo lavorando per colmare le lacune, perché c’è sempre qualcosa da migliorare”.

GUAITA: “Per quanto mi riguarda, non sono venuto qui per svernare o strappare un contratto, anche perché avevo diverse offerte dalla Serie C, oltre a Potenza dove avevo trovato un ambiente comodo e la gente mi amava: indossare la maglia del Taranto è una grossa responsabilità, ma se vinci in questa città il valore è doppio”.

MATUTE “In questo momento non è titolare, sicuramente non è contento, ma nello spogliatoio è esemplare, un vero professionista. Il suo modo di lavorare non è cambiato rispetto al passato e questo la dice lunga sulla serietà dell’uomo. Ripeto, l’allenatore ha a disposizione una rosa di qualità e può scegliere”.

AGROPOLI: "Prepariamo le partite allo stesso modo, indipendentemente dal nome che porta l'avversario. Che sia primo o ultimo in classifica, che si chiami Cerignola, Bitonto o Agropoli, l'intensità deve essere sempre la stessa altrimenti rischi di perdere punti e non possiamo più permettercelo".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 07 novembre 2019 alle 22:17 / Fonte: Blunote.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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