Nella sala stampa dello stadio Alberto De Cristofaro di Giugliano il tecnico del Potenza Pietro De Giorgio ha analizzato la partita rispondendo alle domende dei giornalisti presenti.

Vittoria meritata. «Nel secondo tempo siamo partiti con il pallino del gioco. Abbiamo avuto tante situazioni anche per calciare in porta da fuori area. Siamo stati un po' troppo leziosi ed è una cosa che avevo già detto ai ragazzi, quando si crea tanto devi chiudere le partite perché poi hai di fronte delle squadre attrezzate, squadre forti che poi su palle inattive, le seconde palle si rischia di compromettere la partita ed è un po' quello che è successo. Devo anche dire che poi c'è stata sul due a due una grande reazione della squadra e devo fare i complimenti ai ragazzi perché questa squadra oggi ha dimostrato di avere carattere».

La sorpresa tattica del Giugliano. «Quando il primo ho parlato che ho visto una squadra di grande carattere era riferito proprio a questo. Noi abbiamo visto Giuliano più volte. Insomma conosciamo bene il mister, mi aspettavo un 4-3-3. Abbiamo provato tutta la settimana convinti di affrontare un 4-3-3. Abbiamo visto che si sono presentati con Minelli, un difensore in più, quindi avevamo percepito prima della partita che avessero cambiato sicuramente o noi non capivamo se fosse stato 3-5-2 o un 3-4-3, però è stato questo che mi è piaciuto ragazzi, che loro nonostante avevamo lavorato sul 4-3-3 sono stati bravi nel primo tempo, un po' lenti, quello si, nella manovra però è anche vero che e sono stati bravi a capire e a cambiare quello che si era provato. Ci ha sorpreso anche a noi questo tipo di atteggiamento».

Il Potenza si riconosce in quello che fa. «Oggi sono arrabbiato se voglio trovare una critica ai ragazzi è solo questo: l'ultimo passaggio perché oggi anche nel primo tempo ne abbiamo sbagliati veramente a quantità industriale, nel secondo tempo, soprattutto abbiamo cercato il fraseggio quando si poteva tirare di più da fuori area, però siamo nello step secondo me è più complesso per un giocatore soprattutto per quelli giovani che è l'ultimo passaggio. Nell'ultimo passaggio significa racchiudere tutta la qualità di un'azione manovrata da dietro perché poi devo dire che dietro palla la giochiamo, sempre anche uomo contro uomo. I ragazzi si prendono il rischio di giocare che quello che piace a me perché noi dobbiamo giocare a calcio non ci interessa il risultato, noi dobbiamo vincere tramite la prestazione e vincere come oggi e ti gratifica ancora di più perché per tutta la settimana già dall'anno scorso lavoriamo su questo tipo di atteggiamento. Penso che questi principi di gioco i ragazzi ora li hanno percepiti bene. Mi ricordo l'uno due di Erradi sul primo sul secondo o sull'autogol procurato. Insomma, è stata una giocata di grande qualità, soprattutto con l'uomo attaccato alle spalle l'uno due chiuso bene, il primo controllo, la rifinitura dell'ultimo passaggio. Dobbiamo martellare ancora sull'ultimo passaggio perché credo che sia tassello che ci fa diventare un'ottima squadra».

Il salto di qualità di Bilal Erradi. «Non è più una sorpresa. Credo che Erradi sia diventato un leader in questa squadra, anche silenzioso, ma un leader perché il ragazzo ha una personalità pazzesca. A volte esagera però mi va bene perché è un ragazzo che rappresenta un po' quello che sono le mie idee. di calcio, un giocatore deve osare. Preferisco il goal al non goal, voglio che un giocatore deve provare a fare la giocata sbagliando ma deve provare. Sono invece contrario a quando si rinuncia a fare la giocata e credo che Erradi in questo sia cresciuto, tanto adesso sta diventando un giocatore veramente forte». 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 24 agosto 2025 alle 23:40 / Fonte: Potenza Calcio
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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