Nonostante il suo Potenza sia penultimo nel Girone C di Serie C, Pietro Cianci continua a far gol e con 10 reti è il capocannoniere del raggruppamento meridionale, davanti all’altro barese Partipilo (9), Falletti (7) e Antenucci (6). L’attaccante barese è stato intervistato da Repubblica Bari a cui ha confessato che quando era più giovane aveva addirittura pensato di smettere col calcio.

“Ero nelle giovanili del Bari – racconta – ma a un certo punto mi dissero che il calcio non era per me. […]. Poi ho conosciuto Fabio Sperduti che mi ha preso sotto la sua ala e mi ha dato coraggio. Andai ad Andria e quando mi resi conto che il tecnico D’Angelo aveva fiducia in me, quasi non ci credevo, tanto poca era la mia autostima”.

Da lì in poi è iniziato un lungo peregrinare calcistico che lo ha portato a girare mezza Italia passando da Sassuolo, Reggiana, Siena, Carpi, Teramo e infine Potenza: “Ho fatto un grande lavoro su me stesso, sia dal punto di vista mentale che tecnico. Ho avuto l’umiltà di imparare dei migliori, seguendo cosa facevano durante gli allenamenti. Ora segno in tutti i modi, anche su calcio di punizione. Il resto l’ha fatto la società: a Potenza mi hanno fatto sentire importante prim’ancora di segnare tanto. I compagni mi chiedono di aiutarli a vincere le partite, il presidente Caiata mi riempie di elogi e da qualche settimana lavoro con un tecnico bravissimo come Capuano”.

Il sogno nel cassetto di Cianci, ad ogni modo, è uno solo e la scorsa estate è andato davvero vicino a realizzarsi: “Indossare un giorno o l’altro la maglia del Bari. Se ne parlato tanto nello scorso mercato, ma non si è fatto più nulla. Non dovesse realizzarsi, immagino un tridente con mio cugino Nicola Bellomo e con il mio amico Nicola Strambelli: con loro ai fianchi sarebbe una pacchia”.

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 09 dicembre 2020 alle 18:49 / Fonte: labaricalcio.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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