Domenica 5 ottobre allo stadio D'Angelo si disputerà il "derby dell'amicizia", le partite tra Altamura e Potenza infatti, sono sempre state caratterizzate dall'amicizia tra le due tifoserie e oltre alla gara è stata sempre una festa. In termini di prospettiva è una partita importante per i rossoblu e il tecnico Pietro De Giorgio lo evidenzia nella consueta conferenza stampa di presentazione del match.
La difficile partita con la Team Altamura. «Abbiamo fatto sei punti in una settimana, rimane il rammarico di Siracusa perché a questo punto anche il pari, anche un pareggio sarebbe stato sicuramente importante, però dobbiamo guardare avanti, avremo una partita difficile con un avversario difficile, dobbiamo dare continuità ai risultati perché questo campionato è tanto equilibrato e dare continuità ai risultati significa muovere nuovamente la classifica, in questo momento un punto, due punti fanno la differenza e ti fanno vedere la classifica in maniera diversa, anche se siamo ancora alla settima, all'ottava di campionato, ancora siamo tutti là, ancora non si è definita ancora niente, però sicuramente in questa parte del campionato è tanto importante dare continuità e muovere sempre la classifica.
Il lavoro dal punto di vista tecnico e mentale. «A livello tecnico noi abbiamo portato qualche cambiamento in fase difensiva da qualche partita che ci sta dando qualche frutto, questa settimana abbiamo continuato a lavorare sulla fase di non possesso per andare a lavorare su quelli che sono i dettagli, sono anche abbastanza soddisfatto perché in fase di non possesso siamo diventati più aggressivi, riusciamo a coprire bene il campo, stiamo lavorando secondo me sulla strada giusta perché la fase di possesso ormai la facciamo bene, siamo una squadra che comunque tira tanto in porta, siamo la seconda in tutti i tre gironi, davanti creiamo tanto, la fase di possesso secondo me è la cosa che noi abbiamo ormai fatto diventare un DNA del Potenza, gli accorgimenti tattici sono appunto andare a lavorare, in questa settimana abbiamo dato tanto i particolari del nuovo assetto difensivo.
Mentalmente la squadra sta bene, la squadra ha dimostrato già la partita scorsa insomma di riprendere il giusto cammino ma l'ha fatto con un'ottima prestazione, con un'ottima mentalità perché siamo stati bravi a ridurre al minimo quelle che erano le problematiche che poteva darci l'Atalanta, che tutti sappiamo che sono dei giovani che presto vedremo in Serie A, sono dei giovani di una qualità incredibile, hanno qualità tecniche importanti da giocatori importanti e inoltre avevano anche una struttura fisica da giocatori insomma abbastanza pronti per altre categorie».
La situazione della squadra. «A livello fisico noi stiamo bene, abbiamo avuto un calo 15 giorni fa, abbiamo fatto una settimana dove eravamo calati un po' fisicamente, era calato qualcuno ma ci sta, perché qualcuno che finora aveva tirato la carretta, insomma non aveva avuto il calo fisico subito dopo la preparazione ma l'ha avuto una settimana dieci giorni fa che ci sta nel percorso perché comunque devi smaltire in ogni caso quello che sono stati i carichi di lavoro del ritiro, però la squadra sta bene, i dati dicono che anche domenica abbiamo fatto un primo tempo di intensità altissima contro una squadra ripeto fisica e tecnica quindi la squadra sta bene, stiamo bene, abbiamo recuperato Adjapong che si allena con noi dalla ripresa della settimana, si sta allenando Ghisolfi, ha fatto qualche allenamento anche Schimmenti che stiamo monitonando per questo problema alla schiena e quindi diciamo che siamo siamo messi sul recupero del pieno organico che sicuramente ci fa ben sperare, per quanto riguarda l'Altamura è una squadra che nelle ultime cinque partite, sono cinque partite che non perde, viene da ultimi quattro pareggi più una vittoria in casa con la Cavese, è una squadra che da dopo Crotone ha cambiato qualcosa soprattutto fase di non possesso ed è una squadra che in questo momento si sta aggrappando all'organico vecchio, ha due giocatori davanti di qualità Curcio e Rosafio che sicuramente a quello che ha elencato prima stanno facendo sicuramente un ottimo cammino ecco, per quanto riguarda noi questa è una cosa che dico da un po' di tempo, credo che quest'anno cambieremo tanto, sarà difficile vedere la stessa formazione ma è un motivo molto semplice perché abbiamo un organico di ragazzi bravi, di ragazzi che si allenano forti e la mia bravura deve essere solo quella di utilizzare i giocatori che nel reparto in quel momento stanno facendo molto bene o meglio che stanno bene fisicamente, devo sfruttare bene il top della forma di ogni singolo giocatore e io lo vedo soprattutto per il cammino del campionato, lo vedo come un vantaggio, alza la competizione tra di loro, alza la qualità, l'intensità degli allenamenti e nessuno dà per scontato che la partita successiva può essere un titolare, quindi sicuramente io questo lo vedo un vantaggio soprattutto per quello che poi è l'intensità degli allenamenti settimanali ecco, quindi l'avevo annunciato tempo fa che quest'anno è difficile fare la stessa formazione e a lungo termine credo che noi avremo avremo grandi benefici».
Il nuovo aspetto tattico. «Questa è una domanda sulla quale stiamo già lavorando, da quando abbiamo cambiato abbiamo avuto poco tempo per lavorarci quindi ho preferito Castorani perché è il ragazzo che ha più letture sulle palle aeree, è il ragazzo che è più bravo soprattutto sui cross nelle letture individuali, è un ragazzo che nel gioco aereo credo che sia uno dei più validi che abbiamo in rosa, ecco quindi è stata più un'esigenza mia di andare più sul sicuro, sulla situazione più semplice, più sicura in questo momento però siccome abbiamo avuto già la prima settimana tipo per poterci lavorare di più stanno lavorando tutte le mezzali perché lo può fare Siatounis, lo può fare Erradi, lo fa bene anche De Marco sicuramente è una soluzione che noi stiamo provando con più giocatori per farli abituare e avere la possibilità che non sia il solo Castorani a poter svolgere quella fase di non possesso. La stessa cosa con gli esterni, in questo momento lo sta facendo bene Petrungaro però ci sta lavorando Bruschi, ci sta lavorando Schimmenti, insomma deve essere una cosa organizzata in modo che chiunque giochi sa bene quello che deve fare quindi anche ieri ho visto un grande allenamento, a fine allenamento ho fermato i ragazzi per fare i complimenti perché sto vedendo grande dedizione e grande voglia, questa nuova fase di non possesso la stiamo facendo già molto bene, sono contento di questo e dobbiamo continuare a lavorarci forte perché dobbiamo dare continuità e per dare continuità dobbiamo essere una squadra completa».
La fase di possesso e l'Altamura. «Per quanto riguarda il possesso noi siamo una squadra che palleggia poco nella metà campo avversaria, è un po' una cosa che noi vogliamo perché non vogliamo fare possesso, quando affondiamo vogliamo andare a concludere in maniera verticale quindi cercare qualche passaggio in meno nella tre quarti però essere più più concreti e cercare più situazioni, poi per quanto riguarda il possesso dal basso dico che ormai la squadra gioca bene, la squadra sa bene cosa fare, ha fatto una grande prestazione a livello tecnico contro l'Atalanta che è una squadra che viene uomo contro uomo, lo fa con aggressività, lo fa con grande struttura fisica quindi i ragazzi in questo hanno dimostrato grande personalità, per quanto riguarda l'Altamura ha subito sette gol nelle prime due partite perché ha perso 3 a 1 a Caserta, poi ha perso 4 a 0 in casa col Crotone però poi nelle partite successive credo che il problema l'abbia eliminato velocemente perché nelle nelle ultime cinque partite ha subito solo tre gol se non erro e ha subito qualche gol a inizio campionato sugli esterni però da cinque partite stanno facendo molto bene, stanno avendo continuità di risultati ed è una squadra da prendere con le pinze, ci vuole grande aggressività, grande intensità, una squadra che dobbiamo affrontare a viso aperto ma con il coltello tra i denti».
Anatriello e la scommessa Selleri. «Una cosa che ho detto già un po' di tempo fa, credo fortemente in questo organico che abbiamo. Abbiamo tanti giocatori per reparto e il fatto di cambiare è un'opportunità che devo sfruttare anche perché stanno rispondendo bene i ragazzi come dedizione e come attaccamento perché si sentono tutti partecipi al progetto. Per quanto riguarda Anatriello veniva da due partite in settimana e ci sono stati due i motivi per cui non l'ho fatto giocare il primo è perché aveva fatto due partite dispendiose in quattro giorni e l'altro perché nel momento in cui un giocatore cerca il gol come lo stava cercando Anatriello e non è riuscito a farlo a volte tenerlo fuori dal campo è anche un motivo per farlo respirare e credo sia stata la mossa giusta. Sono molto contento della prestazione di Selleri che ripeto è un giocatore di proprietà del Potenza, è un giocatore che è con noi dall'anno scorso. È un giocatore di grande qualità e di prospettiva, è cresciuto in maniera importante ed è stato il motivo per cui non abbiamo scelto, poi, altri attaccanti nel momento in cui abbiamo ceduto Caturano. È stata una scommessa sulla quale crediamo fortemente, sono felice di raccogliere i primi frutti da un lavoro che dura ormai da un anno. Anatriello, per assurdo, questa settimana ha fatto la sua settimana più importante da quando è qua perché il fatto che sia stato assente, anche a livello psicologico, nel preparare la partita l'ha reso più tranquillo, l'ha reso più sereno. Si è tolto qualche responsabilità in più e questa settimana ha fatto un allenamento d'applausi. Il fatto di farlo riposare, allontanarlo dal campo non significa una bocciatura ma un modo anche per tutelarlo. L'attaccante poi è un ruolo particolare, se non fa gol vive male tutto il giorno, è sicuramente un giocatore che ci darà una grande mano perché questa settimana, ripeto, ha fatto veramente cose straordinarie».
Il cammino del Potenza tra "casa" e "fuori casa". «È una cosa alla quale abbiamo dedicato un po' di tempo anche noi nel senso che credo che l'anno scorso in casa a qualche punto in meno si è ottenuto perché abbiamo fatto più vittorie fuori casa che in casa. Sicuramente il fatto che in casa siamo diventati una squadra quadrata, una squadra che nelle ultime cinque partite ha fatto quattro clean sheet, dimostra che il fattore casa è dovuto anche alla complicità del pubblico, dei tifosi. Sicuramente è un punto di vantaggio che, in confronto all'anno scorso, si è triplicato ed è una cosa positiva. Per quello che riguarda le partite fuori casa sicuramente domenica sarà un altro banco di prova perché abbiamo vinto la prima Giugliano poi abbiamo perso a Caserta anche se c'era stata una buona, un'ottima prestazione e rimane la giornata no di Siracusa quindi, delle tre trasferte il "tonfo", la giornata no è solo Siracusa. Non lo reputo un "caso" perché credo che si sta parlando di una singola partita però sicuramente dobbiamo riprendere il cammino soprattutto fuori casa perché quello che ci ci manca le due partite».
Le palle inattive. «Ci stiamo lavorando tanto soprattutto sui tempi di impatto, sui tempi di inserimento. Abbiamo dei giocatori che dobbiamo sfruttare perché abbiamo dei battitori veramente di grande qualità. In area stanno arrivando delle palle un po' diverse e più di qualità, più di velocità quindi, dobbiamo essere bravi nei tempi. Il gol di Castorani è stato evidente quando si arriva all'impatto col tempo giusto e ci stiamo lavorando anche sulle letture individuali perché dobbiamo essere più bravi nel leggere bene la traiettoria e andare poi all'impatto al punto più alto. Ci stiamo lavorando, bene che sia arrivato il primo gol domenica così ci siamo anche sbloccati. Le palle inattive sono determinanti. Poco fa guardavo Newcastle-Arsenal e l'Arsenal ha fatto due gol su palle inattive, in un campo così difficile porti a casa tre punti che equivalgono a nove punti. Stiamo lavorando perché dobbiamo fare ancora più gol su palle inattive».
La spinta dei tifosi. «Sicuramente avere il pubblico a seguito come a Giugliano, mi auguro che sia anche il risultato uguale, positivo come quello di Giugliano. Avere i tifosi a seguito in un campo così piccolo dove sicuramente 600 non saranno pochi sicuramente per noi è una grande mano, un grande aiuto e deve essere anche quel senso di responsabilità in più. Questa squadra ha sempre regalato diverse gioie ai nostri tifosi perché poi sono i tifosi quelli che vengono fuori casa, sono quelli che rinunciano alla giornata in famiglia, sono quelli che fanno tanti sacrifici e dimostrano il vero attaccamento. È un sacrificio enorme venire in tutta Italia a seguire sempre la squadra, questo ci deve responsabilizzare e il nostro intento è quello soprattutto di rendergli un ritorno a casa molto più felice».
Vincere per alimentare l'entusiamo della città. «Noi abbiamo l'obbligo di fare bene tutte le partite, il nostro desiderio è sempre quello di tornare a casa con tre punti. È un campionato difficile, un campionato dove ci vuole pazienza, ci vuole costanza, ci vuole entusiasmo, perché è un campionato complesso, si vede anche nelle partite scorse, non ci sono risultati semplici, ci sono risultati sempre particolari perché nessuna partita è facile. Il nostro percorso, fino a qua, credo che a livello di punti è buono, siamo tra le grandi nonostante recriminiamo qualche punto. Il campionato credo che sarà questo, un campionato complesso, un campionato dove se noi riusciamo a dare continuità di risultati ovvio che accresce l'entusiasmo del pubblico ed è sicuramente un vantaggio per tutti noi».
La crescita di Camigliano e il gemellaggio tra le tifoserie. «Camigliano è un ragazzo che sta crescendo, è un buon giocatore che sta mettendo in atto un po' quello che chiediamo noi nella fase sia di possesso che di non possesso ma credo che insieme a lui sono tanti i giocatori che dall'anno scorso a quest'anno sono cresciuti in maniera esponenziale. Questo dimostra che siamo sulla strada giusta, che il lavoro è giusto, che lo staff sta lavorando bene. Questo mi rende veramente felice. Per quanto riguarda la tifoseria, il fatto che ci sia un gemellaggio è sempre una cosa positiva perché si parla di una domenica di festa. Quando c'è anche il gemellaggio tra tifoserie sicuramente l'ambiente è più tranquillo. Quello che interessa a noi, su cui ci concentriamo tanto, è il fatto di averla al nostro fianco, il fatto di poterli sentire, il fatto di poterci sostenere durante la partita che è la cosa fondamentale perché sia a Caserta che a Siracusa giocare senza tifosi non è stato bello come lo è stato a Giugliano. Noi dobbiamo fare in modo che aumentiamo l'entusiasmo in modo che ci possono seguire sempre di più fuori casa, anche se fuori casa credo che noi non abbiamo avuto mai nessun tipo di problema perché ci hanno sempre seguito i numerosi quindi, è un pubblico che soprattutto fuori casa si fa sentire e noi dobbiamo ripagare con delle prestazioni e con degli ottimi risultati».
Curcio e Rosafio, calciatori di gran talento. «Il trattamento particolare con due giocatori così, di qualità, lo devi avere sempre. Sono due giocatori esperti, di categoria, Curcio ancora di più perché ha vinto addirittura qualche campionato, sono dei giocatori importanti perché davanti hanno imprevedibilità, hanno personalità hanno la giocata giusta quindi, l'attenzione su questi giocatori non puoi non darla. L'abbiamo preparata, abbiamo visto quali sono i loro pregi e i loro difetti quindi, dobbiamo essere brave a limitare i loro pregi e approfittare di quelli che possono essere i loro difetti».
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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