Il Messina ha recuperato dieci dei dodici punti che lo separavano dalla zona salvezza in dodici giornate e adesso la permanenza diretta è a portata di mano. Ovvia quindi la soddisfazione del tecnico Ezio Raciti: “Guarderemo comunque la classifica soltanto a fine anno, concentrarsi sugli altri non serve. Se lo avessimo fatto a gennaio sembrava non esserci speranza, eravamo cinque punti dietro l’Andria”.

La retroguardia non ha sofferto contro l’attacco del Pescara di Zeman, anche grazie al cambio di alcuni interpreti: “Avevo visto in allenamento che Helder Balde stava bene e aveva voglia di dare una mano. Dare spazio a chi merita aiuta anche i compagni. Trasciani pur rimanendo fuori ha incitato dalla panchina. Il gruppo è sano, forte, si aiuta: così è più facile lavorare. Cambiando gli interpreti non cambia la sostanza della squadra, nessuno ci ha messo sotto”. Dopo tante imprese in trasferta il Messina si è sbloccato anche in casa, battendo un’altra big dopo l’Avellino: “Tre volte ci siamo trovati con l’acqua alla gola in trasferta e tre volte ci siamo tirati fuori vincendo. Tre volte abbiamo avuto l’opportunità in casa di fare il salto e questa volta l’abbiamo fatto. Il rammarico per le partite perse in casa resta. A Potenza dovremo fare risultato. Ce la andiamo a giocare anche se sono in zona play-off”.

Raciti ha spiegato anche le variazioni in mezzo al campo, in una settimana caratterizzata peraltro da tre gare ravvicinate: “Tante cose che proviamo in allenamento vengono messe in atto in campo. La concentrazione e l’applicazione sono ottimali. I calci d’angolo non sfruttati? C’era il vento e non potevamo alzare la palla. Ho scelto Konate e Fiorani rispetto a Mallamo, che è un palleggiatore ed è meno interditore. Lui è subentrato dopo”. Determinante l’apporto di Ibou Balde, al sesto gol nel 2023: “Ha trovato il suo ruolo ideale, riesce a fare le due fasi in modo eccellente. Non ha giocato soltanto per l’infortunio. Rientrando in condizione ha giocato una partita eccezionale, limitando Palmiero, uno dei migliori play del torneo, oltre al gol”.

L’ex tecnico del Siracusa ha sottolineato come anche il peso di alcuni pareggi adesso stia emergendo in ottica classifica: “Io non sono difensivista. Mi piace giocare all’attacco ma sono realista. Ci vuole equilibrio: quando non si può vincere un pari può essere molto prezioso. Abbiamo attaccato in quattro, con Perez, Kragl, Ragusa e Balde. Conoscendo il loro atteggiamento propositivo, abbiamo tenuto due linee compatte, restando equidistanti e tagliandogli i rifornimenti alle punte”. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 18 marzo 2023 alle 01:49 / Fonte: Messinasportiva.it
Autore: Redazione 2 TuttoPotenza
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