Al termine di Latina-Picerno, conclusasi con la vittoria per 2-0 della squadra laziale, mister Boscaglia ha analizzato la prestazione della sua squadra in sala stampa, evidenziando punti di forza e criticità. 

Lei aveva parlato della necessità di reagire. Nei primi 60 minuti si è visto forse il miglior Latina della stagione, soprattutto per aggressività e riaggressività.

"Devo fare i complimenti ai giocatori per l’interpretazione della partita. Era una gara molto difficile, sia psicologicamente sia dal punto di vista tecnico-tattico, contro una squadra forte, con dinamiche di gioco importanti. I ragazzi hanno eseguito alla perfezione quanto provato in settimana, togliendo il palleggio all’avversario per non essere schiacciati in difesa. Nel primo tempo abbiamo aggredito bene, ripartendo con efficacia e creando tanto. Due gol e poche occasioni concesse agli avversari: è stato un primo tempo sontuoso. Nel secondo tempo, tra il risultato e la loro reazione fisiologica, abbiamo sofferto in alcune situazioni, ma siamo riusciti a ripartire più volte e avremmo potuto anche segnare il terzo gol. Portiamo a casa tre punti importantissimi".

Ottima prestazione di Bocic, probabilmente migliore in campo, insieme a Ndoj, a parte un’incertezza, e al miglior Riccardi della stagione.

"Parlare di singoli è difficile, ma concordo. Bocic e Ndoj sono giocatori importanti, così come Riccardi. Tuttavia, vorrei sottolineare il lavoro di Petermann, di Vona, che non si è allenato tutta la settimana per una distorsione, e di Di Renzo. Anche Improta e Addessi hanno fatto una partita strepitosa, considerando che Addessi è un 2006. Tutti hanno dato il massimo, inclusi quelli che sono subentrati o non sono scesi in campo. È un gruppo fantastico".

Quali corde ha toccato questa settimana per ottenere una trasformazione così evidente, soprattutto nel primo tempo?

"Bisognava puntare sull’orgoglio. Se sei un professionista in Serie C, non puoi permetterti due prestazioni come quelle contro Crotone e Trapani. Abbiamo lavorato sull’autostima e anche tatticamente, perché affrontare squadre come questa non è mai semplice".

Scelte iniziali coraggiose, come il 2006 Addessi e l’esclusione di Di Livio. Come è arrivato a queste decisioni?

"Sono scelte che spettano all’allenatore, e io sono pagato per farle. Addessi è stato schierato perché avevamo bisogno di una prima punta e lui ha meritato il posto. Non si fanno giocare i giovani per fare scena, ma perché lo meritano. Di Livio e Ercolano, che hanno sempre giocato, oggi erano meno in forma, ma sono giocatori fondamentali. Di Livio, ad esempio, quando è entrato ha fatto benissimo".

Casertana permettendo, siete fuori dai playout.

"Non guardo mai la classifica. Oggi la cosa più importante era la prestazione, perché dai risultati si passa, ma dalle prestazioni si costruisce. Questo gruppo non merita di stare dove si trova, e lavoriamo per risalire, ottenere soddisfazioni e diventare una squadra forte, unita e solida".

Bocic è sembrato più libero grazie alla presenza di una prima punta. Concorda?

"Può essere. La partita è stata preparata con due attaccanti perché il loro sistema di gioco ci richiedeva quel tipo di schieramento. Bocic è stato bravo, e la presenza di Addessi lo ha sicuramente aiutato. Anche gli inserimenti di Ndoj, Improta e Riccardi sono stati fondamentali".

La posizione di Improta, utilizzato come interno e non come esterno, cercava cosa?

"Improta aveva un ruolo ibrido: partiva da esterno ma si accentrava in fase difensiva, schermando il centrocampo avversario. Quando ci siamo schierati a cinque a centrocampo, ha giocato come esterno d’attacco. È stato utile in entrambe le fasi".

Sezione: Qui Picerno / Data: Sab 30 novembre 2024 alle 20:47 / Fonte: tuttolatina.com
Autore: Redazione
vedi letture
Print