Il 20 giugno 1965 il Potenza ha raggiunto la sua più alta espressione calcistica fino ad oggi mai conquistata: il quinto posto nel campionato di serie B. Ad un soffio, o meglio, a tre punti dalla Spal che salì nella massima serie insieme al Napoli e al Brescia. Una stagione epica, fatta da calciatori che poi hanno fatto anche la storia dell'Italia calcistica, una squadra dirompente, scatenata e vincente. 44 punti, 55 reti segnate e "vincitrice morale" di quel campionato. A guardare i risultati con le compagini che la precedevano la serie A poteva esser raggiunta: Potenza-Brescia 1-2 1-1; Potenza-Napoli 1-1 0-0; Spal-Potenza 2-3 1-2; Potenza-Lecco 0-3 2-3. Ma poi qualcosa non è andata per il verso giusto e il 20 giugno 1965 i rossoblu chiudevano il campionato sconfiggendo al Viviani la Spal del Commendator Mazza ma vedendo gli emiliani festeggiare la conquista della massima serie. Un successo, quello biancoazzurro, ottenuto per demeriti del Lecco fermato inopinatamente in casa dal Modena. Dallo choc alla festa in pochi minuti, dalla severa lezione sul campo impartita dal Potenza alla gioia incontenibile per la Serie A conquistata. Il bello di questo sport...
Vittorio Basentini ci fa rivivere quella partita e ci espone alcuni dettagli di quella stagione dando una risposta a qualche perchè...
L’articolo della suddetta partita, compresa la sintesi della stagione 1964-65, sono di esclusiva redazione di Vittorio Basentini. Foto tratte dal sito della Spal
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Nel corso della stagione cadetta annata calcistica 1964-65, alla trentottesima giornata, ovvero all’ultima giornata il 20 giugno 1965 venne disputata al Viviani la partita Potenza-Spal, vinta dal Potenza per 2-1, con gol rossoblu di Carrera e Bercellino.
Il Potenza, in sintesi, dopo un campionato a dir poco strepitoso nel corso del quale si ritenne di poter salire in serie A, si ritrovò all’ultima giornata fuori dalla corsa per la massima serie ed a giocare al Viviani contro la Spal, la formazione che avrebbe potuto contrastare per il terzo posto utile in classifica.
La classifica finale della serie B –Stagione 1964-65- riportò le seguenti posizioni:
BRESCIA p. 49
NAPOLI p. 48
SPAL p. 47
LECCO p. 46
POTENZA p. 44
PADOVA p. 42
Promosse in serie A: Brescia, Napoli e Spal.
Migliore attacco: Potenza 55 reti segnate; Migliore difesa: Napoli 21 reti subite .
Curiosità: Spal, una delle migliori difese del torneo con 27 reti subite, delle quali 5 incassate dal Potenza.
Cannonieri del Torneo:
De Paoli (Brescia), Clerici (Lecco) 20 reti
Bercellino II (Potenza) 18 reti
Formazione rossoblu classificatasi al quinto posto, dopo il Lecco, a tre punti dalla Spal, promossa in serie A insieme al Napoli ed al Brescia.
La domanda è lecita: cosa successe al Potenza in quella stagione e perché il Potenza non venne promosso in serie A?
Dopo il girone di andata la squadra rossoblu risultò ben posizionata in classifica e le uniche squadre che, effettivamente, misero in difficoltà l’undici di Egizio Rubino, in pratica furono il Brescia, promosso in serie A, che vinse a Potenza all’inizio del torneo per 1-2 ed il Lecco, formazione lombarda che vinse al Viviani per 0-3, avente in rosa il funambolico bomber brasiliano Sergio Clerici, autore di una doppietta.
Il Potenza, tra l’altro, nel corso del girone di andata tenne testa al Napoli di Pesaola pareggiando per 1-1 al Viviani e vincendo a Ferrara contro la Spal per 2-3 nell’ultima partita del girone di andata.
Diciamo subito che il terzo posto utile per approdare nella massima serie del calcio italiano, salvo imprevisti di percorso, risultava ampiamente alla portata della squadra dell’Avv. Petrullo e del Dott.Ferri.
Nel girone di ritorno, dopo il pareggio per 1-1 conseguito a Brescia contro la capolista del campionato e la meritata vittoria a Lecco per 2-3, contro la squadra lombarda che all’andata aveva stravinto a Potenza, tutta la stampa nazionale indicava il Potenza come la migliore formazione del torneo cadetto per espressione di gioco, per il livello tecnico dei suoi giocatori e con un attacco raffica da fare invidia alle migliori squadre di serie A, annoverando nella rosa lo strepitoso centravanti Silvino Bercellino, in prestito dalla Juventus, e Roberto Boninsegna, quest’ultimo, proveniente dal Prato ma ceduto in prestito al Potenza dall’Inter di Moratti, in quanto ritenuto ancora acerbo e privo di esperienza per la massima serie dal mago stellare Helenio Herrera.
Dicevamo della partita vinta a Lecco per 2-3. Bene, dopo tale partita il Potenza incontrò qualche difficoltà, probabilmente dovuta anche alla stanchezza fisica e mentale di diversi giocatori, pur, comunque, pareggiando contro il forte Napoli al San Paolo per 0-0; purtroppo la squadra rossoblu perse a Bari per 1-0 in una partita tiratissima e subendo la rete barese a venti minuti dalla fine e pareggiò al Viviani contro l’Alessandria, in una partita tutta in salita essendo andata in svantaggio e pareggio acciuffato all’84’ con gol provvidenziale di Rosito.
Nelle ultime 5 partite il Potenza riportò i seguenti risultati:
34^.TRANI-POTENZA 0-0
35^.POTENZA-LIVORNO 2-0
36^.POTENZA-PARMA 2-0
37^.MONZA-POTENZA 1-0
38^.POTENZA-SPAL 2-1
Il tabellino riportò tre vittorie in casa, 1 pareggio ed 1 sconfitta fuoricasa.
La differenza finale dei tre punti di distacco rispetto alla Spal, promossa in A, riguardò indubbiamente il punto perso contro il Trani, squadra di bassa classifica, ed i due punti persi a Monza.
Probabilmente con l’acquisizione di questi tre punti il Potenza avrebbe raggiunto la Spal al terzo posto in classifica, per poi aggiudicarsi l’eventuale spareggio, considerato che la squadra rossoblu, in quella stagione 1964-65, vinse contro la Spal sia all’andata che al ritorno.
Con il senno di poi si possono dire tante cose; come pure con un pareggio a Bari ed una vittoria, invece, contro l’Alessandria al Viviani, il Potenza sarebbe stato ampiamente dentro per le posizioni utili di accesso alla serie A.
Analizzando bene il percorso, a nostro avviso, le partite che ostacolarono il percorso per la promozione in A furono, indubbiamente, la partita pareggiata a Trani e quella persa di misura a Monza.
Ricordiamo che a Trani la squadra rossoblu subì per tutta la partita la pressione della squadra barese, centrocampo rossoblu nettamente sovrastato dalla manovra barese, attacco anemico con evidente ed impressionante calo di tenuta di diversi elementi.
Inoltre la lunga trasferta di Monza, alle porte di Milano, dopo le due brillanti e consecutive vittorie al Viviani, rispettivamente contro Livorno e Parma, risultò determinante per i rossoblu di Egizio Rubino; partita non esaltante da parte della formazione potentina controllata discretamente fino al 51’, persa per un imprevisto accorso al portiere Ducati, il quale, all’inizio del secondo tempo, non trattenne una palla calciata dall’attaccante monzese Cristin a seguito di una normale azione della formazione brianzola.
Peccato perché a Monza si spensero tutte le speranze del Potenza di fare il salto in serie A.
Sinteticamente diciamo che la partita contro la Spal al Viviani confermò gli elogi ed i consensi che la squadra rossoblu aveva accreditato nel corso del campionato.
Potenza nettamente superiore alla Spal sia come impostazione e sia come vera espressione di gioco, grande intensità e ritmo di altra categoria.
Alla fine della partita ovazione per i rossoblu da parte del pubblico potentino anche se con l’amaro in bocca per la mancata promozione del salto in A; inaspettata, quanto bella con cori e fiumi di spumante, invece, la festa della squadra e dei dirigenti ferraresi, i quali, nonostante la sconfitta del Viviani, festeggiarono la promozione in serie A per il pareggio conseguito in casa dal Lecco contro il Modena.
Le reti della partita:
Al 2’ prodezza dell’ala destra potentina Franco Carrera che segnò direttamente da calcio d’angolo. Eccezionale e raro gol.
Al 8’ pareggio Spal con forte tiro del centrocampista Osvaldo Bagnoli.
Al 45’ gol vittoria del Potenza ad opera di Bercellino che, da grande goleador, con una memorabile finta dribblò due avversari ed insaccò in rete.
Per il Potenza prestazione maiuscola del portiere Masiero, autore di diverse parate, ed incolpevole sul gol spallino, del difensore Merkuza su tutti in difesa, Pilade Canuti, Bercellino e, naturalmente, Carrera per la strepitosa rete realizzata.
Boninsegna, invece, leggermente in ombra e poco preciso nelle conclusioni.
Per la Spal di Mister Petagna buona prova di Massei, dell’onnipresente Bagnoli e del giovane regista Fabio Capello, il quale, seppur non velocissimo nell’impostazione e ben marcato da Canuti, fu autore di spunti di classe cristallina, sicuramente da categoria superiore.
Conosciamo tutti la formidabile carriera di Fabio Capello, uno dei migliori giocatori ed allenatori del calcio italiano ed europeo.
Il tabellino
STAGIONE 1964-65 - SERIE B – 38^ Giornata - 20 GIUGNO 1965 – Ore 16.30 - STADIO ALFREDO VIVIANI -
POTENZA - SPAL 2-1
Marcatori: 2' Carrera (P), 10' Bagnoli (S), 45' Bercellino II (P)
S.C.POTENZA: Masiero, Casati, Vaini, Nesti, Merkuza, De Grassi, Carrera, Canuti, Boninsegna, Bercellino II, Rosito. A disposizione Ducati, Spanò. Allenatore Egidio Rubino.
SPAL: Bruschini, Pasetti, Bozzao, Bagnoli, Ranzani, Olivieri, Muzzio, Bertuccioli, Massei, Capello, Crippa. Allenatore Petagna
Arbitro: D’Agostini di Roma
Note: angoli 6-3 per il Potenza; ammoniti: Capello, Bagnoli, Vaini. Note: Spettatori presenti 6000 dei quali 250 abbonati e con nutrita rappresentanza di tifosi spallini giunti in pullman. Giornata calda-Temperatura 27°.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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