Proponiamo l'intervista all'ormai ex difensore del Potenza Bruno Verrengia realizzata dal collega Salvatore Colucci sulle colonne de "La Nuova del Sud".

Tre anni. Una vita. Un attimo. E dentro c’è tutto. I primi passi, la crescita, gli errori, le conquiste, le lacrime, i sorrisi, le emozioni. Tre anni possono essere un lampo, ma anche un lasso di tempo abbastanza lungo in cui scolpire ricordi indelebili. Tre sono gli anni che ha trascorso Bruno Verrengia con la maglia del Potenza, arrivato in rossoblù nell’estate del 2022 per la prima esperienza nel calcio dei grandi. Arrivato in punta di piedi, poi con sacrificio, dedizione e prestazioni si è ritagliato lo spazio utile ad attirare su di sè gli occhi della Serie B, quella cadetteria che oggi abbraccia con il Catanzaro. Tutto è partito da Potenza, nel primo anno dell’era Macchia, da quel momento, a piccoli passi, è diventato uno dei perni della difesa rossoblù. Settantacinque presenze, due gol, un assist: numeri mica male per un classe 2003, ex centrocampista trasformato in difensore centrale. Qualche giorno fa il termine ufficiale del suo rapporto con il Potenza, ma il legame che lo tiene stretto alla Basilicata e ai colori rossoblù resterà indissolubile. Con lui abbiamo tracciato un bilancio di questo triennio, per salutare i tifosi rossoblù e la città, quella che è diventata e rimarrà la sua seconda casa.

Finisce ufficialmente l’avventura con la maglia del Potenza. Lasci il club che ti ha lanciato nel professionismo ma allo stesso tempo abbracci la Serie B…
“Lasciare Potenza è stato difficile perché per me la società, la squadra, il mister, la città, i tifosi erano diventati una famiglia. Potenza è una seconda casa, è qualcosa che porterò per sempre con me. Sono felice e orgoglioso del percorso che ho fatto. Lascio Potenza con dispiacere ma anche con tanta soddisfazione per il cammino che ho fatto, per quello che Potenza è diventata per me, e allo stesso tempo sono felicissimo e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura perché noi calciatori giochiamo per inseguire un sogno. Raggiungere questo obiettivo è stato importante per me e spero di affrontarlo nel migliore dei modi con lo stesso atteggiamento con cui ho affrontato i tre anni a Potenza. Spero di continuare a crescere con grande determinazione, come ho sempre fatto”.
Cosa ti hanno detto i tuoi compagni di squadra quando c’è stata l’ufficialità del passaggio al Catanzaro e la possibilità di giocare in Serie B?
“Quando è arrivata la notizia del Catanzaro sono stati veramente tutti felici e orgogliosi per me perché sanno quanto mi sono impegnato in questi anni e quanta dedizione e impegno metto in ogni allenamento, in ogni partita. A testimonianza del fatto che quest’anno eravamo veramente un gruppo meraviglioso, ho visto tanta felicità e orgoglio per me e questo mi ha fatto tantissimo piacere e mi ha dato ancora di più la forza e l’entusiasmo per affrontare la fine della stagione”.
Le emozioni più grandi vissute con la maglia del Potenza?
“Innanzitutto l’esordio. Mentre lo vivi non ti rendi conto di quello che sta accadendo, poi quando ripensi a quei momenti è veramente qualcosa di unico. Non lo dimenticherò mai. Poi i gol, purtroppo ne ho fatti pochi (con Juve Stabia e Messina, nda) ma sono state un qualcosa al di fuori di ogni spiegazione perché si è fermato il tempo, non capivo più niente, un mix di emozioni che vorrei rivivere ogni giorno”.
Tre momenti significativi di questi tre anni.
“Il primo momento in assoluto quando mister Siviglia e il direttore Varrà mi hanno spostato in difesa. Oggi posso dire che hanno cambiato le sorti della mia carriera. Il secondo quando ho iniziato a giocare, prima con Siviglia e poi con Raffaele, con continuità facendo anche ruoli diversi (esterno, braccetto, quinto, nda) che mi sono serviti per fare esperienza. Poi il terzo momento quando De Giorgio e il diesse De Vito mi hanno dato piena fiducia e responsabilità, facendomi crescere tantissimo. Credo che proprio quest’ultimo step mi sia servito per fare poi il salto di categoria”.
Cosa ti ha insegnato l’esperienza al Potenza che ti porti nell’avventura al Catanzaro e nel prosieguo della tua carriera?
“E’ stata un’esperienza ricca di bellissimi momenti e soddisfazioni ma anche di situazioni difficili. Penso alle difficoltà del secondo anno, quando abbiamo cambiato diversi allenatori, la salvezza conquistata ai play-out. Anche quello è servito per crescere: il sapersi approcciare a diversi allenatori, alle idee, alle personalità. Questi tre anni mi hanno insegnato che la cosa fondamentale in questo lavoro è rimanere sempre concentrati, con gli occhi puntati sull’obiettivo, credere soprattutto in te stesso al di là di tutto, credere nelle potenzialità, nella tua crescita personale e di gruppo. Queste sono le cose fondamentali che ho imparato in questi tre anni e che mi porterò a Catanzaro”.
Cosa lascia Bruno Verrengia a Potenza?
“Credo di essere stato uno dei primi esempi di come la società di Donato e Nicola Macchia voglia puntare sui giovani. Dando loro fiducia, facendoli crescere e maturare. Penso che questo sia una cosa fondamentale. Il club ha puntato su di me fin dall’inizio, mi ha permesso di sbagliare, di imparare dai miei errori, di crescere, di continuare, riprovare, ritentare, mi ha dato modo di diventare il giocatore che sono ora e penso che questo sia stata la cosa più importante per il mio percorso, per la mia crescita e per la mia carriera. Spero di essere stato d’esempio e che questo processo possa continuare con gli altri ragazzi che ci sono a Potenza, perchè ci sono dei giocatori veramente forti”.
E cosa spera di incontrare e intraprendere a Catanzaro?
“Spero di proseguire il mio percorso, di continuare a crescere, sognare e puntare ai miei obiettivi. So di incontrare una piazza calda, una grande società che mi permetterà di crescere ancora, di migliorare e diventare un giocatore ancora migliore”.
Un messaggio da lasciare ai tifosi del Potenza e alla città?
“Il mio ringraziamento sarà per sempre ai tifosi per tutto il calore, l’entusiasmo e la stima che mi hanno dato in questi tre anni, mi hanno aiutato molto anche loro nel mio percorso e li ringrazierò per sempre. In città ho lasciato degli amici, un pezzo di cuore, una parte importante della mia vita che non dimenticherò mai e porterò per sempre con me. Un messaggio ai tifosi: continuate a seguire questa società e questa squadra, fatta di persone magnifiche che hanno grande voglia e determinazione di raggiungere i loro obiettivi. Dico soltanto di continuare a fare quello che hanno sempre fatto. Di seguirli, di sostenerli, di farli emozionare. Il loro calore è un qualcosa di unico”.

Sezione: #MondoPotenza / Data: Lun 07 luglio 2025 alle 19:36 / Fonte: La Nuova Del Sud
Autore: Marco Laguardia
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